Il Blog sulle lingue di Abbey School

Lingua e identità: come cambia la nostra personalità quando parliamo un’altra lingua

Hai mai notato che quando parli un’altra lingua… non sei più esattamente tu? La tua voce cambia leggermente tono, magari diventa più acuta o più bassa, usi gesti diversi, perfino la tua postura sembra adattarsi. È quasi come se ci fosse una versione alternativa di te che prende il controllo. Ma allora, chi sei davvero quando parli inglese, spagnolo, francese o giapponese?

Ti sembra strano? In realtà è una cosa molto comune. Cambiare lingua significa anche, in qualche modo, cambiare pelle.

Perché succede?

Parlare una lingua diversa non è solo un esercizio mentale o grammaticale. È un’esperienza completa, che coinvolge corpo, mente ed emozioni. A livello psicologico, quando usi una lingua straniera, attivi zone del cervello diverse rispetto alla tua lingua madre. Questo può influenzare il modo in cui pensi, reagisci e ti esprimi.

In più, ogni lingua trasmette una certa visione del mondo. Alcune lingue, ad esempio, distinguono chiaramente tra azioni completate e non, altre no. Questo cambia il modo in cui pensi al tempo, all’azione, al futuro. Si chiama “relatività linguistica”: il linguaggio che usi influenza il tuo modo di vedere le cose, anche inconsciamente.

In inglese, magari ti senti più diretto e deciso. In spagnolo, più espressivo e coinvolto. In tedesco, forse più formale o preciso. È come se ogni lingua avesse una sua “energia” che tu assorbi inconsciamente.

E poi c’è il fattore sociale e culturale. Ogni lingua è legata a un contesto culturale diverso, con valori, regole e codici di comportamento propri. Per esempio:

  • In giapponese, sei portato a usare formule molto rispettose e a essere più contenuto nei gesti.
  • In italiano, magari sei più gesticolatore e spontaneo.
  • In inglese americano, potresti diventare più sorridente, diretto e amichevole, perché è quello che ci si aspetta.

Anche le parolacce cambiano significato

Un aspetto curioso è il modo in cui usi (o non usi) le parolacce. Ti sei mai accorto che in una lingua straniera sei più “coraggioso”? Magari dici parole che non useresti mai nella tua lingua madre. Perché? Perché le parole in un’altra lingua sembrano più “leggere”, hanno meno carico emotivo.

Dire “shit” in inglese può sembrare quasi divertente, ma dire l’equivalente in italiano può farti sentire in colpa. Questo succede perché ogni parola ha un peso culturale ed emotivo diverso, legato alla tua educazione, alle esperienze e al contesto in cui l’hai imparata.

E non riguarda solo le parolacce. Anche le espressioni idiomatiche possono avere un impatto diverso. Dire “it is what it is” può sembrare filosofico e distaccato, mentre il corrispettivo italiano suona molto più tragico. Questo influenza il tuo modo di comunicare e, in fondo, anche il tuo modo di sentire.

Code-switching: quando le lingue si mescolano

Se parli più lingue, forse ti capita spesso di mischiarle, a volte anche all’interno della stessa frase. Questo fenomeno si chiama code-switching. Non è solo un trucco da bilingui pigri: è un vero e proprio riflesso del tuo cervello multilingue, che salta da un sistema all’altro a seconda di cosa stai esprimendo, con chi, e come ti senti.

Il code-switching può anche rivelare molto su come vivi le tue identità linguistiche. Magari usi una lingua per le emozioni, e un’altra per parlare di lavoro. Una per sognare, un’altra per litigare. È un modo molto naturale di alternare le tue “voci interiori”.

E a volte, solo una lingua ha la parola giusta per dire quello che provi.

Identità fluida: sei sempre tu, ma in modo diverso

Parlare un’altra lingua è come indossare un nuovo vestito, ma non solo: a volte è proprio come cambiare pelle. Molte persone bilingui o multilingui raccontano di sentirsi diverse a seconda della lingua che parlano.

C’è chi si sente più simpatico in spagnolo, più elegante in francese, più serio in inglese. Questo non vuol dire che ti stai “fingendo” qualcun altro. Al contrario, stai esprimendo altri lati autentici di te che magari, nella tua lingua madre, non hanno spazio o voce.

Parlare una nuova lingua ti dà la libertà di riscoprirti.

Quindi… chi sei quando parli un’altra lingua?

Sei sempre tu, ma in una versione sfumata, influenzata dalla cultura e dalla struttura della lingua che stai usando. È un po’ come indossare un abito diverso: il tuo corpo è lo stesso, ma il modo in cui ti muovi cambia.

E questo non è un male, anzi: ti rende più flessibile, più consapevole e… più ricco. Imparare una nuova lingua non ti cambia solo il vocabolario. Ti cambia dentro. Ti apre ad altri modi di pensare, sentire e vivere.

E allora, la prossima volta che ti sorprendi a parlare con una voce diversa… sorridi. Stai solo incontrando un’altra parte di te

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